Antonio Canova
Teseo in lotta con il centauro
1805
Gesso
Collocazione
Gypsotheca, Ala ottocentesca
L’opera colossale fu commissionata nel 1804, per diecimila zecchini d’oro dalla Repubblica Italiana per dedicarla a Napoleone Bonaparte. Esposta nello studio di Canova a Roma nel marzo 1821 fu acquistata successivamente dall’Imperatore Francesco I d’Austria per il Theseustemple nel Volksgarten a Vienna. Infine dal 1891 si trova nel Kunsthistorisches Museum sempre a Vienna. L’imponente statua rappresenta il momento finale della lotta tra Teseo ed Euritone. L’impavido uomo domina la bestia, la sovrasta, preme con la mano sinistra sulla sua gola, mentre con la destra impugna una poderosa clava (mancante sul modello originale in gesso), pronta per essere scalgiata sul nemico. Manca quest’ultimo colpo per esalare l’estremo respiro. Il ginocchio di Teseo preme sul petto della vittima, nel punto esatto dove finisce l’uomo incomincia il Centauro che è già accasciato a terra, raccoglie le ultime forze negli zoccoli delle gambe posteriori, che invano cercano un punto di forza nel terreno, mentre quelle anteriori non sono ormai più in grado di rialzarsi. Per esprimere con efficacia ed estremo realismo lo sforzo e la contrazione dei muscoli, Antonio Canova dovette ricorrere a numerosi modelli e studi sull’anatomia. Emblematica fu la decisione presa dall’artista di far uccidere un cavallo vero e utilizzarne la posa. Rivestendone il corpo con il gesso per creare la forma eseguì il lavoro il più verosimilmente possibile.
● Numero inventario
163
● Dimensione
340x372x152 cm
● Proprietà
Gallerie dell’Accademia di Venezia, Venezia (VE)
● Data in collezione
1948
● Marmo
Vienna (A), Kunsthistorisches Museum