Il restauro della casa natale di Antonio Canova
Se dell’anniversario della nascita di Antonio Canova del 1957 rimane il ricordo della nuova Gypsotheca firmata da Carlo Scarpa, del secondo centenario della morte dello Scultore resterà una Casa-Museo integralmente rinnovata e messa a norma secondo gli standard dei più importanti musei internazionali, oltre ad una sequenza di esposizioni e a un insieme organico di proposte culturali calibrate per tutte le fasce di pubblico.
Al Museo Canova l’anno si è aperto con l’importante notizia della vittoria del Fondo Cultura ottenuta in partenariato con il Comune di Possagno, che permetterà il restauro e la messa in sicurezza della seconda e terza campata dell’Ala Ottocentesca della Gypsotheca. Oltre a questo intervento, a partire da inizio settembre, il Museo darà il via alla riqualificazione della Casa natale dell’Artista con la ritinteggiatura e rinnovamento illuminotecnico della stessa, grazie al fondamentale sostegno dell’azienda orafa Chrysos S.p.A. che ha creduto nella sostenibilità del progetto.
La Casa natale di Canova rappresenta uno dei nuclei di cui il Museo è composto, insieme all’Ala Ottocentesca, l’Ala Scarpa e l’Ala Gemin. L’attuale edificio è il frutto di un processo di accorpamento di più fabbricati, messo in atto già da Canova con i proventi della sua attività artistica. Negli anni successivi alla morte dello Scultore, la Casa ha assunto la piena funzione museale, ospitando quadri, bozzetti, gessi e marmi, oltre che oggetti personali di proprietà dell’Artista. Il passare degli anni e la variazione degli allestimenti ha portato a diversi ripensamenti dell’aspetto delle singole stanze, che hanno dato origine ad alcune incongruenze storiche, artistiche e allestitive che ci si propone adesso di sanare.
Per questo motivo, negli ultimi mesi si è proceduto a un approfondito studio archivistico-documentale relativo all’evoluzione storica dell’edificio ed in seguito a questa fase di approfondimento, è stato elaborato un piano di ritinteggiatura delle superfici dell’edificio e un progetto complessivo di adeguamento impiantistico – impianto elettrico, illuminotecnico, di allarme e antincendio.
La Casa sarà di nuovo aperta al pubblico in occasione del 13 ottobre, anniversario della morte dell’Artista. Il progetto è stato possibile grazie alla sempre pronta disponibilità del Comune di Possagno, del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Canova e del suo Comitato di Studi. Un ringraziamento inoltre va alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso, diretta dal dott. Magani. Fondamentale è stata anche la consulenza della dott.ssa Roberta D’Adda e il sostegno della ditta Chysos di Borso del Grappa che, alla luce di una condivisione di valori ha da subito sposato il progetto apportando un imprescindibile sostegno all’intervento.